Le primarie per la selezione del candidato sindaco al Comune di Napoli organizzate dalla coalizione di centro-sinistra nel 2016 sono state turbate da fenomeni di condizionamento del voto che ne avrebbero determinato, in maniera decisiva, l’esito. Il miglior perdente della primaria ha attivato una serie di rimedi, previsti dal regolamento di coalizione, volti ad ottenere l’annullamento del voto. Tali episodi, gli ultimi di una lunga serie in tutta Italia, hanno messo in evidenza gli aspetti critici legati all’assenza di una regolamentazione pubblicistica del fenomeno. Il contenzioso che si è sviluppato intorno alle primarie napoletane, disciplinato da una (dubbia) clausola compromissoria contenuta nel regolamento ed accettata da tutti i concorrenti, ha tentato di chiarire alcuni nodi problematici, specialmente in merito agli istituti di giustizia interna avverso presunti brogli e condizionamenti, alla natura ed alla finalità del contributo versato dagli elettori, al rapporto fra normativa elettorale ed elezioni primarie. Un intervento legislativo appare, alla luce di questi eventi, assolutamente non procrastinabile e le proposte in discussione in Parlamento solo parzialmente risultano soddisfacenti (in particolare, A.C. 2839).

Elezioni primarie ovvero elezioni della bocciofila? Alcune riflessioni a margine delle primarie napoletane del 2016

GORI, LUCA
2016-01-01

Abstract

Le primarie per la selezione del candidato sindaco al Comune di Napoli organizzate dalla coalizione di centro-sinistra nel 2016 sono state turbate da fenomeni di condizionamento del voto che ne avrebbero determinato, in maniera decisiva, l’esito. Il miglior perdente della primaria ha attivato una serie di rimedi, previsti dal regolamento di coalizione, volti ad ottenere l’annullamento del voto. Tali episodi, gli ultimi di una lunga serie in tutta Italia, hanno messo in evidenza gli aspetti critici legati all’assenza di una regolamentazione pubblicistica del fenomeno. Il contenzioso che si è sviluppato intorno alle primarie napoletane, disciplinato da una (dubbia) clausola compromissoria contenuta nel regolamento ed accettata da tutti i concorrenti, ha tentato di chiarire alcuni nodi problematici, specialmente in merito agli istituti di giustizia interna avverso presunti brogli e condizionamenti, alla natura ed alla finalità del contributo versato dagli elettori, al rapporto fra normativa elettorale ed elezioni primarie. Un intervento legislativo appare, alla luce di questi eventi, assolutamente non procrastinabile e le proposte in discussione in Parlamento solo parzialmente risultano soddisfacenti (in particolare, A.C. 2839).
2016
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