Mantenere la sicurezza dei propri confini e salvaguardare allo stesso tempo il diritto all’autonomia informativa di migranti e rifugiati; l’Unione europea è chiamata a trovare un punto di equilibrio normativo e politico tra queste due esigenze apparentemente contrapposte. La recente entrata in vigore del Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR) propone nuovi standard giuridici a cui l’azione dell’Unione europea in materia di gestione dei flussi migratori deve adeguarsi. Il presente studio vuole offrire uno spunto di riflessione a tal proposito: partendo dalla definizione di “dato personale” fornita dal GDPR, si vuole analizzare quali diritti riconosciuti dal Regolamento all’interessato al trattamento dati possono essere rilevanti anche nel contesto migratorio. L’attenzione si sposta poi sull’effettiva legittimità delle misure messe in campo dall’Unione europea nel controllo dei propri confini con l’ausilio delle più moderne tecnologie digitali per valutarne la corrispondenza con quanto previsto dal GDPR.

Flussi migratori e protezione dei dati personali: alla ricerca di un punto di equilibrio tra sicurezza pubblica e tutela della privacy dei migranti e dei rifugiati all’interno del territorio europeo

M. Forti
2020-01-01

Abstract

Mantenere la sicurezza dei propri confini e salvaguardare allo stesso tempo il diritto all’autonomia informativa di migranti e rifugiati; l’Unione europea è chiamata a trovare un punto di equilibrio normativo e politico tra queste due esigenze apparentemente contrapposte. La recente entrata in vigore del Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR) propone nuovi standard giuridici a cui l’azione dell’Unione europea in materia di gestione dei flussi migratori deve adeguarsi. Il presente studio vuole offrire uno spunto di riflessione a tal proposito: partendo dalla definizione di “dato personale” fornita dal GDPR, si vuole analizzare quali diritti riconosciuti dal Regolamento all’interessato al trattamento dati possono essere rilevanti anche nel contesto migratorio. L’attenzione si sposta poi sull’effettiva legittimità delle misure messe in campo dall’Unione europea nel controllo dei propri confini con l’ausilio delle più moderne tecnologie digitali per valutarne la corrispondenza con quanto previsto dal GDPR.
2020
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11382/534116
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